Domani 9 Marzo 2024 si svolgerà ad Ascoli Piceno il 1° Convegno Nazionale Stati Generali del Turismo Studentesco.
In mezzo a tanti blasonati relatori del Governo regionale e nazionale ed esperti di ogni sorta, i grandi assenti , che non hanno ricevuto alcuna richiesta di partecipazione, sono GLI STUDENTI, I DOCENTI e LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CONFEDERALI, DEL SETTORE TURISMO E DELLA SCUOLA.
L’ennesima mancanza di considerazione delle reali condizioni di chi di turismo vive, o del mondo della scuola che dovrebbe essere partecipe di tali processi. Per le ragioni che di seguito spieghiamo saremo di fronte all’ingresso del convegno come Cgil, Filcams Cgil, Flc Cgil e Rete degli Studenti della Provincia di Ascoli, insieme al Gulliver, a volantinare. Perché le nostre ragioni abbiano, in un modo o nell’altro, una voce.
Il settore del turismo è afflitto da molteplici criticità che hanno causato la fuga dal settore di numerosissimi lavoratrici e lavoratori qualificati e giovani in Italia, anche nel nostro territorio.
– I Contratti Nazionali del Turismo sono scaduti da diversi anni, con una importante perdita del potere di acquisto del salario delle lavoratrici e dei lavoratori del settore dopo i rincari degli ultimi anni.
Nonostante lo sciopero nazionale unitario proclamato da Filcams Cgil ,Fisascat Cisl e Uiltucs svoltosi il 22 Dicembre scorso a tutt’oggi non si riesce a trovare una intesa con le associazioni di rappresentanza dei datori di lavoro per restituire dignità ai salari delle lavoratrici e dei lavoratori del turismo;
L’aumento dei prezzi dell’energia ha innescato, anche nel settore dei viaggi di istruzione, un aumento dei costi che le studentesse e gli studenti, insieme alle loro famiglie, devono affrontare per partecipare a queste iniziative, che fanno parte integrante del loro percorso di studi ma che non tutti possono permettersi: né può essere di reale aiuto il “bonus gite”, riservato a chi sia in possesso di un ISEE molto basso. Per contro, sono sempre meno i docenti disposti a sobbarcarsi l’onere di accompagnare i propri studenti e le proprie studentesse in gita e in viaggio di istruzione: all’aumentare delle responsabilità non si accompagna un aumento retributivo, e spesso non viene previsto neppure un simbolico ristoro economico. Ecco perché sarebbe stato opportuno, se davvero si volevano rappresentare le problematiche del settore, ascoltare la voce di chi, studente o docente che sia, la tematica del turismo studentesco è chiamato a vivere in prima persona.
– A peggiorare la situazione si aggiunge un quadro desolante delle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori del settore del turismo!
Nella provincia di Ascoli Piceno, il settore è caratterizzato da lavoro grigio, con part time finti e falsi contratti a chiamata che celano la evasione dei contributi INPS e delle imposte, i salari sono sotto la soglia di povertà, i contratti a tempo pieno e a tempo indeterminato sono in percentuale irrisoria , i turni di lavoro sono insostenibili, da maggio a settembre nella costa adriatica non esiste il turno di riposo settimanale, non vengono rispettati i contratti nazionali e le normative di legge in tema di lavoro e di salute e sicurezza.
La mancanza di controlli da parte degli enti competenti e di vigilanza da parte degli enti locali, unito alla tracotanza dei datori di lavoro del turismo, ha causato finanche il ritorno del lavoro nero nella provincia di Ascoli Piceno!
Dopo la fuga delle lavoratrici e dei lavoratori qualificati e dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro dal settore del turismo a causa delle condizioni di lavoro deteriori, numerosi sedicenti imprenditori della provincia di Ascoli Piceno, in particolare della costa, hanno iniziato ad utilizzare i lavoratori migranti, lavoratori sicuramente deboli per la condizione di bisogno e per la scarsa conoscenza della lingua, per continuare a perpetrare e finanche ad intensificare lo sfruttamento che non riescono più a mettere in atto nei confronti dei lavoratori italiani!
Il convegno si svolge all’indomani dell’8 Marzo.
Se veramente si vuole il bene delle donne i governi nazionali , regionali e locali dovrebbero impegnarsi per risolvere le criticità sopra rappresentate in settori lavorativi a maggioranza femminile come è il settore del turismo.
Tra le vittime inconsapevoli di questo sistema disfunzionale figurano anche gli studenti che, costretti a lavorare per pochi spicci l’ora nel periodo estivo, non vengono tutelati in alcun modo e si vedono privati dei propri diritti.
Lunghi periodi di lavoro senza contratto, retribuzioni che arrivano con mesi di ritardo e che non rispettano i termini stabiliti inizialmente, lavori “a chiamata” con paga saltuaria rigorosamente in nero.
L’equazione “lavoro stagionale = sfruttamento” non è accettabile. I ragazzi si trovano spesso nella condizione di dover lavorare per esigenze economiche, dati i costi elevatissimi della vita di uno studente.
Si lamenta l’assenza di personale, la “svogliatezza” dei giovani, ma la realtà è ben diversa e noi non possiamo permettere che gli studenti, così come i lavoratori di tutte le età, vivano nella precarietà.
Un salario e condizioni di lavoro dignitose rappresentano la base per la costruzione di una esistenza libera di ogni individuo a cominciare dai giovani e dalle donne!
Ecco il volantino